Testimonianza Papà (di Francesco Torchia)

Testimonianza Papà (di Francesco Torchia)

VACANZA PAIDEIA "IN AUTONOMIA"


Perché l'Associazione Amici di Paideia ha pensato ad una continuazione del progetto denominato "Estate Paideia"? Un progetto che nasce dalla "visione illuminata" di persone semplici che vogliono donare al prossimo la cosa più preziosa... il proprio "tempo"; ...con umiltà, senza chiedere nulla in cambio, persone che come me hanno bisogno di costruire relazioni genuine, e che le stesse relazioni saranno linfa vitale nel loro percorso personale.
I progetti che coinvolgono gli Associati di Amici di Paideia ed i Volontari, si realizzano grazie ai fondi donati, in parte dalla Chiesa Valdese ed in parte dalle donazioni raccolte durante l'anno dalla stessa Fondazione Paideia. Insieme cercano di arrivare ad un traguardo che non è misurabile, o definibile, in modo concreto ... insomma, non si può toccare! Ma ci può accompagnare...
Riguarda le famiglie dell'Associazione, ed in modo ancora più ampio riguarda la vita dei Volontari che partecipano, pieni di entusiasmo e semplicità, a questi progetti....

Nel rivolgervi questa testimonianza voglio raccontarne uno per tutti!
Il progetto "Una famiglia Disabile in vacanza? Si può fare!"
Questo progetto include un percorso che vede scendere in campo le famiglie, unitamente ai Volontari e le c.d. "famiglie risorsa"; ogni persona che sceglie di fare questa "vacanza", sceglie di donarsi senza filtri e pregiudizi, sceglie di coinvolgersi, sceglie di entrare in relazione, sceglie e vive un'opportunità che altrimenti non avrebbe. In questa semplice "scelta" c'è tutto!!
Cosa intendo per tutto... i momenti che accompagneranno le persone (famiglie e volontari) che hanno voluto partecipare al Progetto proposto dall'Associazione... momenti che conserveremo in un cantuccio del nostro cuore, protetto dalla routine quotidiana che, per esperienza, tende a consumare quei momenti; 

Per comprendere esattamente cosa significa passare una settimana con l'Associazione Amici di Paideia ed i Volontari, bisognerebbe pensare al "tempo" in modo relativo! Cosa intendo con "relativo"?
Il concetto di "tempo", ognuno di noi, lo vive in modo diverso. Nella "vita di tutti i giorni", la maggioranza delle persone, tendono a pensare in: secondi, minuti, ore, giorni, settimane, anni, decenni etc.; al contrario, nella "vita quotidiana", le famiglie con uno o più figli definiti dalla società contemporanea "disabili", il "tempo", lo vivono in maniera differente (spesso inconsapevolmente), ...si parte con il dividere l'infinito in milioni di parti di secondo, in questo modo un giorno si forma di milioni di secondi e non delle canoniche 24 ore. Io, personalmente, colto da un ottimismo sfrenato, ho deciso di vivere la vita in milioni di millesimi di secondo per formarne uno, e poi avanti così! Tutto questo per vivere più momenti, che per me rappresentano emozioni, e colorano la Vita.

Mio figlio Andrea, mi ha insegnato che la Vita è stupenda, e che noi, definiti "normodotati" non sappiamo apprezzarla, non sappiamo viverla, me lo dice con la sua espressività, con i suoi lenti movimenti; la Vita merita di essere vissuta in modo pieno; qui nasce la mia "determinazione consapevole", di scomporre il tempo in milioni di centesimi di secondo; Ogni centesimo di secondo ha qualcosa da raccontare... e, partecipando al Progetto, di cose da raccontare ne avrete almeno per un anno intero... almeno fino alle prossime vacanze con l'Associazione Amici di Paideia.

Nella speranza di avervi incuriosito invito tutti Voi lettori a "donare il Vostro tempo", perchè il favore lo farete solo a Voi stessi....
Un abbraccio.
Così inizia questa fantastica avventura...

Francesco Torchia